I centri religiosi più importanti, dotati di edifici imponenti, sono stati i monasteri e le abbazie.
Ad Arsago Seprio è ubicato uno degli edifici religiosi più importanti nell’area settentrionale del Parco. Il battistero, costruito nel XII secolo davanti alla stupenda chiesa di San Vittore, ha schema ottagonale con nicchia di forma alternata semicircolare e trapezoidale, ricavate nello spessore delle mura.
Le abbazie
I complessi abbaziali di Bernate Ticino e di Morimondo sono senza dubbio i più prestigiosi. Le origini della canonica di Bernate risalgono al 1186, con la Bolla di papa Urbano III che autorizzava l’insediamento degli Agostiniani milanesi al “Castrum Brinate”, il cui territorio venne direttamente legato alla sede apostolica. La commenda rimase per circa tre secoli ai Canonici di Crescenzago, fino a che venne ceduta, da papa Alessandro IV, ad Antonio Stanga i cui eredi la restituirono, nel 1511, alla Congregazione Lateranense. Dopo non importanti vicende la canonica venne soppressa nel 1722, tornando sotto la giurisdizione ordinaria.
Furono i monaci cistercensi, provenienti dalla cittadina francese di Morimond, a fondare l’abbazia di Morimondo. All’inizio del XII secolo venne fatto un primo insediamento a Coronate. Subito dopo iniziò la costruzione dell’imponente abbazia nella sede attuale. Particolarmente importante l’opera di bonifica del territorio circostante, operata dai monaci, che insediarono nuove tecniche agricole in un’area bonificata dalle paludi. Attualmente il complesso comprende una chiesa a forma basilicale, a tre navate e con transetto ed abside rettangolare, il chiostro, la sala capitolare e una serie di costruzioni, tra le quali l’alloggio dell’abate.
L’intero complesso, in gotico borgognone francese con elementi di romanico lombardo è costruito con mattoni a vista.
Le chiese “urbane”
Le principali chiese “urbane” sono nei più popolosi centri del Parco: Pavia, Vigevano, Abbiategrasso e Gallarate.
Di Pavia, una delle città d’arte più importanti d’Italia, citiamo fra le numerose chiese e basiliche quelle del periodo longobardo, quando la “capitale d’Italia” giunse all’apice della sua potenza: la chiesa di San Salvatore, per fare un solo esempio, che risale al 643. Ma soprattutto nel periodo carolingio, dopo il 774 d.C. quando il regno longobardo venne espugnato da Carlo Magno, vennero costruite basiliche stupende, prime fra tutte quella di San Pietro in ciel d’Oro, con il relativo monastero, e quella di San Michele.
Per quanto riguarda Abbiategrasso citiamo la chiesa di Santa Maria Nuova (1365-1390) edificata per volere di Gian Galeazzo Visconti e dedicata a Maria Nascente per celebrare la nascita del figlio Gian Maria. Alla struttura originaria suddivisa in tre navate coperte da capriate lignee terminate da tre absidi quadrangolari, Bramante, secondo alcuni storici, intorno al 1497, aggiunse un pregevole pronao.
Il Duomo di Vigevano, la cui costruzione prese il via nel 1532 per volere del duca Francesco Sforza, su una chiesa anteriore al Mille, fu completato solo nel 1612. La originale facciata concava in stile barocco, fu fatta erigere nel 1680 dal vescovo – architetto Juan Caramuel a chiusura della rinascimentale piazza Ducale. A Vigevano ricordiamo anche le chiese di San Pietro Martire e di San Francesco.
Gallarate, divenuta capoluogo amministrativo del Contado di Seprio Inferiore nel 1287, ha sempre seguito le sorti di Milano. Il suo unico importante monumento religioso è la chiesa di San Pietro, costruita a partire dal 1150 e molto rimaneggiata nei secoli successivi.
I santuari
Due i santuari nel territorio: la Madonna della Ghianda di Somma Lombardo e la Madonna delle Grazie alla frazione Bozzole di Garlasco, entrambi costruiti su luoghi di apparizioni o per documentare eventi miracolosi.