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Anfibi

(10 specie)

Il Parco del Ticino rappresenta una zona estremamente rilevate per il gruppo degli Anfibi, ospitando all’interno del suo territorio alcune specie seriamente minacciate a livello nazionale. In particolare, sono presenti nell’Area Protetta ben 10 delle 20 specie di Anfibi della Lombardia.

 
ANFIBI
Famiglia Specie Nome comune
Salamandridae Salamandra salamandra Salamandra pezzata
Lissotriton vulgaris Tritone punteggiato
Triturus carnifex Tritone crestato
Pelobatidae Pelobates fuscus Pelobate fosco
Bufonidae Bufo bufo Rospo comune
Bufo viridis Rospo smeraldino
Hylidae Hyla intermedia Raganella italiana
Ranidae Rana dalmatina Rana agile
Rana latastei Rana di Lataste
Pelophylax synklepton esculentus Rana verde
 
SCHEDA: Raganella italiana (Hyla intermedia)

La Raganella italiana è l’unico anuro delle nostre zone che conduce vita arboricola, grazie anche ai dischi adesivi presenti sulla parte terminale delle dita che le permettono di arrampicarsi facilmente. Animale di piccole dimensioni con la pelle liscia e l’inconfondibile colore verde uniforme delle parti superiori. Trascorre le giornate intenta a predare piccoli invertebrati di cui si nutre, essendo più resistente di altri Anfibi all’aridità diurna.

Nel Parco la specie è ben distribuita, comprese le periferie urbane, grazie alla loro adattabilità e alla capacità di riprodursi in zone umide temporanee dove trovano pochi predatori e pochi competitori.

SCHEDA: Salamandra pezzata (Salamandra salamandra)

Specie dalla caratteristica livrea lucente nera a macchie gialle. Questo Anfibio può superare anche i 25 cm di lunghezza. Animale attivo prevalentemente di notte o nelle ore diurne dopo le piogge; quando gli adulti escono alla ricerca di prede. La colorazione brillante del corpo ha una funzione di avvertimento, la Salamandra è infatti protetta da una secrezione tossica che irrita la bocca e gli occhi dei possibili predatori. Questa specie vive negli ambienti collinari e montani, poco rappresentati nel Parco, infatti la ritroviamo solo nelle zone collinari della Provincia di Varese.

 

 

Questa specie, appartenente al cosiddetto “gruppo” delle Rane Rosse, è contraddistinta da una colorazione rosso-bruno e da una macchia temporale scura. Inoltre la gola presenta una caratteristica colorazione vinata. Anfibio di medie dimensioni (solitamente non superiori ai 7 cm). Gli animali in attività si osservano solo in condizioni di elevata umidità del substrato. La specie si è ridotta numericamente negli ultimi anni a causa delle modificazioni ambientali e dell’introduzione di pesci esotici in molti corpi d’acqua.

Si tratta di un endemismo del nostro territorio, importante a livello nazionale e comunitario, tanto da essere inserita nell’allegato II della Direttiva Habitat. La Rana di Lataste è considerata come Vulnerabile (VU) dalla Lista Rossa della IUCN.

SCHEDA: Pelobate fosco (Pelobate fuscus insubricus)

Si tratta di una specie particolarmente rilevante, essendo uno degli Anfibi italiani più rari. Il Pelobate fosco viene anche chiamato “Rospo della vanga” a causa delle sue abitudini fossorie. Si tratta di un piccolo anuro, dalla colorazione variabile e dal caratteristico odore di aglio.

La specie è endemica della Pianura Padana e nel territorio del Parco si trova il sito più importante al mondo. Questo anfibio è considerato in Pericolo (EN) dalla Lista Rossa della IUCN e risulta come specie prioritaria della Direttiva Habitat.

Proprio per l’estrema importanza del Pelobate fosco, l’Ente (nel 1998) ha partecipato ad un progetto composto da diversi interventi di ripristino ambientale dei siti riproduttivi e di reintroduzione di questa specie con lo scopo di ampliare l’areale di diffusione. Le zone interessate dal progetto furono i Boschi e le Paludi di Arsago Seprio e i Boschi del Vignolo.

In questi anni il Parco si è impegnato in diversi monitoraggi su questa specie per avviare dei piani di gestione adeguati. Nonostante la presenza in alcune aree del Parco sia ormai nota da tempo, le informazioni sul numero reale di queste popolazioni erano carenti. A tale proposito si colloca lo studio effettuato durante il 2012 nel SIC Paludi di Arsago (Gli anfibi del SIC “Paludi di Arsago” e la sua importanza per la conservazione del Pelobate fosco (Pelobates fuscus) in Italia), con l’obiettivo di analizzare la comunità di anfibi presenti e valutare lo stato di conservazione del Pelobate fosco. Dai risultati di questa indagine è emerso come il SIC sia l’area più importante d’Italia per questa specie, sia dal punto di vista dell’alto numero di popolazioni in buona salute, sia per l’elevata densità degli individui riscontrati nell’area; facendo capire la straordinaria importanza che riveste il suddetto SIC dal punto di vista conservazionistico.