La Via Francisca del Lucomagno era un antico tracciato romano-longobardo, storicamente documentato, che da Costanza-centro Europa, attraversando la Svizzera mediante il Passo del Lucomagno, giungeva a Pavia e lì si collegava con la Via Francigena verso Roma.
Tale percorso rappresentava una delle vie fondamentali di collegamento dal centro Europa con la Pianura Padana, riducendo in modo sostanziale il tragitto rispetto alle altre vie esistenti.
Sembra che storicamente la via consentisse anche di raggiungere la Via di Santiago di Compostela attraverso una deviazione verso Vercelli ed Arles, in Francia.
Il percorso si snoda attraverso diverse importanti ed interessanti tappe: Vaduz, Coira, Passo del Lucomagno, Bellinzona e Monte Ceneri, Varese e i siti longobardi di Castelseprio, Torba e Cairate nella Valle Olona, toccando insediamenti monastici fondamentali per la storia medievale europea, per proseguire poi lungo il Parco del Ticino.
Gran parte della via corrisponde a sentieri o piste ciclopedonali, per cui può essere percorso durante l’intero anno – nella parte elvetica viene utilizzato il valico più basso dell’area, essendo il passo del Lucomagno (1.915 m) – anche se è consigliabile il periodo da marzo/aprile sino a ottobre/novembre. L’intero percorso può essere effettuato anche in mountain bike, considerato che alcuni tratti si trovano in aree boschive e presenta, soprattutto nella zona sino a Varese, dislivelli considerevoli.
Il tragitto da percorrere nella parte italiana della Via Francisca è contraddistinto con segnavia.