LIBRO: UNA LEGGE PER IL FIUME AZZURRO – piano territoriale di coordinamento
consorzio Parco Lombardo Della Valle Del Ticino
Scarica qui il PDF del libro: una legge per il fiume azzurro
Il kit didattico digitale “Baby il Pelobate: 12 stelle per il successo” è composto da un PDF interattivo ed una sezione dedicata all’educazione ambientale presente all’interno del sito web www.lifeinsubricus.eu. Questo
strumento didattico è stato realizzato nell’ambito delle attività divulgative del progetto LIFE19NAT/IT/000883
“Azioni urgenti per la conservazione a lungo termine di Pelobates fuscus insubricus nell’area di distribuzione”,
acronimo Life Insubricus.
Scarica la brochure al seguente link: Brochure_kitdidatticoDEF-1
Questo quaderno è stato realizzato dal Parco Lombardo della Valle del Ticino, nell’ambito del progetto “SPECIES PER AQUAM –
Potenziamento di due aree sorgenti (Paludi di Arsago e Lago di Comabbio) per il consolidamento della connessione ecologica tra la valle del Ticino e le Alpi“.
Progetto finanziato da Fondazione Cariplo.
Partner di progetto: FLA – Fondazione Lombardia per l’Ambiente.
Pubblicato nel 2017
Scarica qui il PDF del libro: IL LAGO DI COMABBIO
Questo quaderno è stato realizzato dal Parco Lombardo della Valle del Ticino, nell’ambito del progetto “LIFE – NATURA” all’interno del progetto LIFE 11 NAT/it/188 “Restoring connectivity in Po river basin opening migratory route for Aci-penser naccarii and 10 fish species in Annex II”. Azione E10.
Materiale realizzato con il contributo dello strumento finanziario Life della Commissione Europea
Pubblicato nel 2015
Scarica qui il PDF del libro: ESPLORIAMO IL FIUME
QUADERNO – IL PELOBATE DELLE PALUDI
Perché dedicare tanta attenzione, addirittura un quaderno didattico, a un piccolo rospo?
Perché il Pelobate fosco insubrico è un rospo speciale, una specie che un tempo viveva solo in Nord Italia e in una piccola parte della Svizzera e della Croazia e che oggi è quasi scomparso, rischiando di estinguersi senza che nemmeno si sappia della sua esistenza. Visto che nella zona settentrionale del Parco del Ticino, le cosiddette Paludi di Arsago, questo simpatico rospetto è ancora presente e gode di buona salute, abbiamo deciso di dedicargli tutte le attenzioni che merita e realizzare un progetto che ci ha consentito di creare, o riqualificare, molte aree umide che sono il suo habitat preferito e che purtroppo stanno diventando sempre più rare. Le zone umide, serbatoi di biodiversità e di anidride carbonica, sono gravemente minacciate in tutto il mondo. Solo in Europa, nell’ultimo secolo, è scomparso il 90% delle aree umide e l’Italia è tra i paesi in cui questa perdita è stata più grave. Moltissime specie a rischio di estinzione – tra cui invertebrati, pesci, anfibi, rettili, uccelli – hanno bisogno delle zone paludose per sopravvivere. Tutelare il Pelobate fosco significa quindi aiutare tutte le specie che condividono lo stesso habitat e conservare le zone umide che sono ecosistemi rari e preziosi, ma a volte sottovalutati o considerati malsani. Al contrario zone umide riciclano nutrienti e catturano sedimenti, sono depuratori naturali a costo zero e aree che mitigano gli effetti dei cambiamenti climatici, comportandosi come “spugne”, che assorbono, rilasciano, regolano le acque, senza dimenticare che sono anche sono ambienti accessibili, ideali per attività di educazione ambientale e turismo naturalistico che contribuiscono a promuovere un più diffuso rispetto e amore per la natura.
Quindi non ci resta che augurarvi buona lettura e lunga vita al Pelobate!
Questo quaderno e’ stato realizzato dal Parco Lombardo della Valle del Ticino nell’ambito del Progetto “Species per Aquam – potenziamento delle due aree sorgenti Paludi di Arsago e Lago di Comabbio per il consolidamento della connessione ecologica tra la Valle del Ticino e le Alpi”.
Capofila di Progetto: Parco Lombardo della Valle del Ticino
Partner di progetto: FLA – Fondazione Lombardia per l’Ambiente
Progetto finanziato da Fondazione Cariplo nell’ambito del Bando 2015 – Connessione ecologica
IdEA! Informatori di Educazione Ambientale nei contesti scolastici
Rivolto a: Enti e operatori / Scuole
“IdEA! Informatori di Educazione Ambientale nei contesti scolastici” è una pubblicazione che unisce gli aspetti ideologici e teorici a quelli pratici, affronta aspetti fondamentali relativi alla realizzazione della rete di “informatori di educazione ambientale” ed è uno strumento utile a tutti gli attori coinvolti nel processo di educazione alla cittadinanza, che non può più prescindere da un’educazione ambientale intesa come insegnamento intrinseco sia alle discipline umanistiche sia a quelle scientifiche.
Frutto del corso “progetto IdEA”, concepito e concretizzato dai Parchi Agricolo Sud Milano e Lombardo della Valle del Ticino negli anni 2012-2013 e dedicato ai docenti delle Scuole di ogni ordine e grado, per il suo valore informativo e formativo ha avuto l’avallo di numerose Istituzioni scolastiche e non. In particolare si segnala la collaborazione con l’Ufficio Scolastico Territoriale di Milano, i Parchi Agricolo Nord Est (ex PLIS Rio Vallone), Monte Barro ed AREA Parchi di Regione Lombardia e la partecipazione ideologica dell’Ufficio Scolastico Regionale e di Regione Lombardia D.G. Parchi e Ambiente.
Con questa pubblicazione desideriamo accompagnare gli insegnanti e gli educatori ad utilizzare le enormi potenzialità offerte dal mondo dei Parchi; i Parchi come erogatori di un servizio studiato e pensato dal corpo docenti sulla base delle loro esigenze. Un cambiamento di prospettiva quindi: da “i Parchi che entrano nel mondo della scuola” a “la scuola che utilizza i Parchi come strumenti per un insegnamento interdisciplinare, trasversale e connaturato ad ogni percorso educativo”.
IdEA!, in sintesi, rappresenta uno strumento utile per quei Parchi e quelle Aree Protette, ma anche per quegli insegnanti che vogliono essere parte attiva nel cambiamento di un paradigma: per gli educatori ambientali che sono chiamati a trasformare il loro ruolo da protagonisti esclusivi a strumenti qualificati di supporto per la scuola; per i docenti che sono chiamati ad essere soggetti attivi e trainanti nella progettazione della didattica ambientale. Tale cambio di prospettiva, pensiamo, porterà l’educazione ambientale e allo sviluppo sostenibile ad essere intesa non più come fine, ma come mezzo per coinvolgere i ragazzi nello studio e nella comprensione delle molte realtà del mondo che ci circonda e delle infinite relazioni ad esso sottese.
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