Il Parco del Ticino, in collaborazione con l’Università degli Studi di Pavia (capofila) e la Provincia di Pavia, è partner del progetto CLOVER “Agroecosistemi e Conservazione in LOmbardia di specie VEgetali Rare di Direttiva Habitat”, un’iniziativa che mira a incrementare le conoscenze e valorizzare la gestione sostenibile di aree agricole di particolare rilevanza ambientale come pascoli, prati da sfalcio, risaie, marcite, ambienti umidi e alpeggi, siti all’interno della Rete Natura 2000 e di Aree Protette in Lombardia.
Il progetto, nello specifico, intende:
– informare gli agricoltori, che operano in questi contesti, dei benefici sociali ed economici;
– illustrare buone pratiche in grado di conciliare le attività agricole con la conservazione della natura, ricavandone possibilmente un reddito aggiuntivo, collaborando con gli Enti gestori delle aree incluse nella Rete Natura 2000.
Il progetto, cofinanziato dall’operazione 1.2.01 “Progetti dimostrativi e azioni di informazione” del Programma di Sviluppo Rurale 2014-2020 della Regione Lombardia, prevede n.5 azioni di informazione e diffusione delle conoscenze tra gli agricoltori e i tecnici di settore relative e n. 5 azioni dimostrative da svolgere nelle aree di pertinenza di aziende agricole inserite all’interno della Rete Natura 2000.
Le azioni informative riguardano le seguenti tematiche:
– Specie e habitat di interesse comunitario presenti in zone umide in ambito agricolo, con particolare riferimento alle aree risicole e foraggiere (marcite o prati umidi da sfalcio)
– Strategie di marketing per la valorizzazione delle aziende agricole operanti all’interno della Rete Natura 2000
– Opportunità di finanziamento per agricoltori che operano all’interno della Rete Natura 2000
– Legislazione europea, nazionale e regionale in materia di tutela della biodiversità
– Azioni previste dai Piani di Gestione della Rete Natura 2000 in ambito agricolo
– Servizi ecosistemici svolti dalle aree protette, dalle specie e dagli habitat di interesse comunitario
Le azioni dimostrative riguardano le seguenti tematiche:
– gestione della rete irrigua minore per garantire l’attività produttiva delle aziende agricole (es: pulizia della testa e delle aste di fontanili, sfalcio selettivo dei canali minori), conciliandosi con la crescita e la sopravvivenza di specie e habitat di interesse conservazionistico
– realizzazione di buone pratiche volte al mantenimento in coltura (es. in risaia, canali di irrigazione, prati umidi) di piante di interesse comunitario, quali Marsilea quadrifolia, Lindernia procumbens e Isoëtes malinverniana. Queste specie selvatiche, già presenti presso le aziende o da coltivare in azienda durante le azioni dimostrative, verranno gestite nelle risaie e nei prati umidi, seguendo i giusti ritmi e le tecniche colturali del riso o delle specie foraggere, senza diminuire le rese del prodotto agronomico.
– valorizzazione economica e di immagine dei prodotti (diretti, come ad esempio il riso, o indiretti, come carne e latte) realizzati da aziende che operano all’interno della Rete Natura 2000, utilizzando buone pratiche gestionali sostenibili che consentano la coesistenza di attività produttive e la sopravvivenza di specie vegetali e habitat di interesse conservazionistico (es: valorizzazione di filiera fieno/latte/carne in zone rete Natura 2000 e contemporanea salvaguardia, attraverso buone pratiche gestionali, di habitat e specie di interesse comunitario).
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