Le relazioni tra agricoltura e ambiente sono molto complesse ed in continua evoluzione.
Il sistema di produzione agricola si basa sull’interazione permanente con l’ambiente circostante dal quale attinge le risorse necessarie per le produzioni (suolo, fattori produttivi, energia rinnovabile e fossile, ecc.).
L’attività agricola è quindi caratterizzata da impatti sull’ambiente che possono avere valenza positiva o negativa.
Un approccio di valutazione globale del sistema produttivo permette di ottenere un’analisi delle relazioni reciproche tra i differenti fattori impiegati e consente di mettere in evidenza la “coerenza” agro-ambientale della produzione.
La valutazione globale del sistema produttivo, in luogo di un’analisi settoriale o legata all’adozione di certe pratiche, consente di mettere in luce le interazioni tra fattori produttivi (a livello parcellare, aziendale, di comprensorio o di filiera, ecc.) e la loro incidenza sull’ambiente.
Il metodo oggi introdotto dal Parco del Ticino utilizza ed adatta un sistema di valutazione messo a punto in Francia (DIALECTE) ed utilizzato anche in Austria (ECO POINTS).
Questo sistema consente di misurare i processi produttivi aziendali in base a criteri atti a valorizzare le pratiche agricole virtuose in confronto con le tecniche convenzionalmente applicate.
La valutazione globale del sistema produttivo è suddivisa in tre temi fondamentali:
• La diversificazione delle produzioni, a cui è attribuito il maggior valore (70 punti), consente di valutare i fattori strutturali della coltivazione – allevamento, la scelta del sistema produttivo, l’organizzazione degli spazi e degli allevamenti zootecnici.
• L’utilizzazione razionale dei fattori aziendali (30 punti), valuta per ciascuno di essi il livello di impiego e per alcuni la qualità della loro gestione.
• La diversificazione delle attività aziendali (10 punti), mette in luce le eventuali opportunità connesse all’attività agricola relative alla vendita e alla promozione dei prodotti ottenuti in azienda (trasformazione diretta, presenza di spaccio aziendale, agriturismo, ecc.)
Attraverso un questionario piuttosto dettagliato ma di facile compilazione, il tecnico specializzato rileva le informazioni necessarie per il calcolo dei valori da attribuire ai singoli indicatori.
Il questionario viene compilato tramite intervista diretta all’imprenditore agricolo, con l’ausilio della documentazione cartacea presente in azienda (domanda di contributo unico, quaderno di campagna, registro di stalla, sistema di tracciabilità dell’alimentazione animale, documentazione relativa alla gestione dei reflui zootecnici, fatture di vendita e acquisto).
Con questo sistema sarà quindi possibile riconoscere e valorizzare le molte aziende che praticano forme di agricoltura sostenibile pur senza essere catalogate quali biologiche o ad agricoltura integrata.