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SCHEDA: Storione cobice (Acipenser naccarii)

SCHEDA: Storione cobice (Acipenser naccarii)

SCHEDA: Storione cobice (Acipenser naccarii)

È una specie endemica del bacino del Mare Adriatico, dove frequenta coste settentrionali ed orientali: si trova nell’Alto mare Adriatico e nei fiumi Po e affluenti, Adige, Brenta, Piave, Tagliamento. Ha un corpo slanciato percorso da cinque serie di scudi ossei. Possiede un muso corto, largo e arrotondato all’apice con bocca ventrale sopra la quale sono inseriti 4 barbigli a sezione circolare.

È l’unica specie di storione autoctona a sopravvivere nelle nostre acque;

Lo Storione cobice (o di Naccari) è un pesce anadromo (vive in mare negli estuari dei fiumi e prima del periodo riproduttivo risale i corsi d’acqua per deporre le uova in acqua dolce).

Nello studio sulla fauna ittica del 1999 non fu catturato nessun esemplare di Storione cobice, ma ne fu segnalata la presenza grazie ad osservazioni subacquee e di pescatori. Anche fuori dal nostro territorio lo Storione cobice si trova in situazioni preoccupanti.

Le cause che hanno portato alla scomparsa dello Storione ladano e comune e alla drastica riduzione del cobice sono diverse (il prelievo dovuto alla pesca professionale; la costruzione di dighe; l’inquinamento delle acque; il degrado dell’habitat; il bracconaggio).

Lo Storione cobice è una specie definita prioritaria per la quale è necessario intervenire per la sua salvaguardia e per la quale bisogna designare zone speciali di conservazione. È menzionato nella Lista Rossa della IUCN come specie VULNERABILE all’estinzione ed è stato istituito un gruppo di esperti per la sua conservazione (Sturgeon Specialist Group).

Il Parco del Ticino ha avviato il programma LIFE natura “Conservazione di Acipenser naccarii nel Fiume Ticino e nel medio corso del Po” (2003-2006).

Inoltre lo Storione cobice, insieme ad altre specie, è oggi protagonista del progetto LIFE+11/nat/it/188 “Ripristino della connettività del bacino del Po per la libera migrazione di A. naccarii e altre 10 specie in All.II”. Tale progetto, iniziato nel 2013, è finalizzato alla conservazione di tutte le specie ittiche native del tratto medio-basso del Po e del suo bacino idrografico sotteso.