Questo mustelide ha una corporatura tozza, può arrivare ad una lunghezza di 90 cm, compresa la coda (che può misurare dai 15 ai 20 cm) e pesare dai 10 ai 20 kg. La colorazione della pelliccia è caratteristica: le zampe sono nere, la testa è bianca e porta due strisce longitudinali nere, ognuna delle quali parte dal muso, attraversa la zona degli occhi e delle orecchie per arrivare fino al collo dove sfuma verso il grigio, colore tipico del resto del corpo, la punta delle orecchie è bianca. Gli occhi sono piccoli, infatti non è la vista ma l’olfatto il senso che utilizza maggiormente.
L’animale vive nei boschi ed ha abitudini notturne. Il tasso scava la sua tana, nei pressi di scarpate o ondulazioni del terreno, la quale viene ampliata e pulita costantemente. Le sue zampe sono munite di unghie robuste e l’estremità del muso può essere retratta per evitare l’abrasione delle mucose, adattamenti questi utili per lo scavo. Le tane sono costituite da diverse gallerie, di circa 20-30 cm di diametro, e da camere collegate tra loro. I rifugi presentano varie aperture, le quali sono riconoscibili per la terra smossa. Questa specie non va in letargo, è attiva infatti anche in inverno nonostante riduca di molto il suo metabolismo.
Nel Parco la specie è relativamente comune nelle zone idonee alla sua sopravvivenza.
Secondo un’antica convinzione popolare esistono due specie distinte di tasso: il tasso-cane dall’aspetto magro e snello ed il tasso-maiale, dal corpo paffuto. Ovviamente si tratta della stessa specie osservata in periodi diversi dell’anno: il primo corrisponde all’animale in primavera, quando ha utilizzato le riserve di grasso per l’inverno; il secondo coincide con gli esemplari avvistati in autunno, periodo in cui si alimentano abbondantemente per accumulare adipe per superare la stagione fredda.