Il progetto ARETÉ, presentato dal Parco del Ticino nell’ambito del Bando Cariplo 2018 Capitale Naturale, prevede l’attivazione di interventi volti ad accrescere il valore ecologico di zone già tutelate, rafforzandone il ruolo di aree sorgente di biodiversità e l’esportazione, fuori dai confini delle stesse, delle esperienze più virtuose ed efficaci di gestione agroambientale, naturalistica e forestale. Il Parco del Ticino è capofila del progetto che vede coinvolti altri 9 partner: ENTE DI GESTIONE DELLE AREE PROTETTE DEL TICINO E DEL LAGO MAGGIORE, CONSORZIO VILLORESI, ASSOCIAZIONE IRRIGAZIONE EST SESIA, PROVINCIA DI PAVIA, UNIVERSITA’ DI MILANO, IRSA/CNR,LEGAMBIENTE, COOPERATIVA ELIANTE e la SOCIETÀ SCIENZE NATURALI VERBANO.
Il reticolo irriguo è l’asse portante del progetto: attraverso interventi di valorizzazione e salvaguardia si vuole garantire un generale miglioramento della circolazione dell’acqua, un più adeguato e sostenibile approvvigionamento idrico, con un incremento diffuso della biodiversità.
La sperimentazione di azioni pilota si pone l’obiettivo di codificare buone pratiche che siano replicabili su un vasto compendio per incrementarne i servizi ecosistemici forniti dalla rete irrigua e dagli agroecosistemi. Il progetto intende inoltre promuovere la presa di coscienza delle comunità locali sulla buona gestione delle risorse naturali e dei servizi ecosistemici, per garantire un presidio continuo degli interventi realizzati, e quantificare dei PES o ‘quasi PES’ in grado di sostenere economicamente la futura replicabilità degli interventi negli ambiti di progetto, così come in altri contesti territoriali.
Obiettivo cardine del progetto è implementare le migliori esperienze di gestione agro-ambientale, naturalistica e forestale realizzate finora nei Parchi, ed esportarle generando interventi innovativi e di elevato interesse per la biodiversità, incrementando il valore del territorio e rafforzando la connessione ecologica dalla Valle del Ticino verso ovest e verso est.
I Parchi debbano uscire dai propri confini, per diffondere modelli sostenibili e far valere le proprie competenze, dando un messaggio forte alla società civile.
Nello specifico ci poniamo come traguardi:
● Mettere a sistema studi e progetti relativi ai nostri territori d’intervento, in modo da mappare in maniera efficace tutte le criticità;
● Individuare soluzioni operative, cercando di mantenere equilibrio tra le diverse esigenze – economiche, sociali, naturalistiche – espresse dalla realtà locale.;
● Assicurare alla comunità uno sviluppo eco-compatibile ed un ambiente vivibile, sforzo necessario in un contesto globale caratterizzato da rapida urbanizzazione ed eccessivo consumo energetico, considerati fattori scatenanti dei cambiamenti climatici;
● Promuovere lo scambio e la divulgazione di conoscenze sui problemi ambientali e lo sviluppo sostenibile.