Logo
Logo
Logo
Logo

Boschi di Vaccarizza: al via gli interventi di selvicoltura

Magenta, 07 dicembre 2020 – Inizierà  nelle prossime settimane il taglio di una fascia di bosco di proprietà del Parco del Ticino nel Comune di Linarolo (PV). E’ dai primi del 2000 che non vengono più realizzati interventi selvicolturali nei “Boschi di Vaccarizza”, inseriti in Rete Natura 2000 ed in zona B2 del Piano Territoriale.  “Si è reso necessario organizzare questo taglio  a causa del progressivo invecchiamento di una parte degli alberi – spiega il consigliere del Parco Massimo Braghieri-, in particolare dei vecchi pioppi ibridi, resti delle coltivazioni che occupavano in precedenza le aree, ma anche degli ontani neri che dopo tutti questi anni tendono ora a curvarsi verso i coltivi adiacenti. Negli anni scorsi, alcuni di questi alberi, di grandi dimensioni, si sono spezzati ricadendo sulle aree circostanti”. “Su di una superficie di circa 3 ettari – aggiunge il consigliere del Parco Fabio Signorelli –– saranno tagliati soprattutto pioppi ibridi e robinie, specie alloctona che secondo il Piano di Gestione della ZSC (zona di protezione speciale all’interno di Rete Natura 2000) deve essere oggetto di contenimento. Si provvederà contestualmente ad un taglio sul bordo dei coltivi, anche di parte dell’ontaneto per le stesse motivazioni. Confidiamo nel fatto  che, in breve tempo, le aree di abbattimento torneranno ad essere ricolonizzate dall’ontano nero, favorito dalla ricchezza di acqua caratteristica della stazione.”

A  Vaccarizza le proprietà del Parco ammontano a circa 38 ettari, quasi tutti boschi classificati Habitat 91E0* -Foreste alluvionali di Alnus glutinosa e Fraxinus excelsior (Alno-Padion, Alnion incanae, Salicion albae). Si tratta di foreste alluvionali, ripariali e paludose. Tra gli elementi di pregio naturalistico si segnalano il sottobosco erbaceo delle cosiddette “campanelle” o “falsi bucaneve” (Leucojum vernum e L. aestivum), che crescono a fianco di folti popolamenti di equiseti (Equisetum sp., la cosiddetta coda di cavallo) e specie rare quali Caltha palustris e Carex remota di cui si cercherà di verificare la presenza anche nelle aree di taglio, per un loro possibile recupero e conservazione.

Nel bosco vivono anche specie animali molto interessanti, soprattutto uccelli come gli aironi o il nibbio bruno (Milvus migrans), che qui si riparano prima di cacciare nelle zone aperte, e cinque specie di pipistrelli di interesse conservazionistico, quale la rara nottola comune (Nyctalus noctula), per le quali saranno mantenuti anche molti dei vecchi pioppi posti più lontani dai margini, laddove potranno continuare ad esplicare le loro funzioni ecologiche di rifugio e di mantenimento di importanti quote di legno morto.

Caratteristiche che connotano un bosco naturale, in equilibrio, come questo di Vaccarizza.

Data evento 31 Dicembre, 2020